Da qualche anno la tossina botulinica viene utilizzata anche per trattare cefalee ed emicranie: una terapia nata quasi per caso, quando si è visto che i pazienti che si sottoponevano a iniezioni di botox per ragioni estetiche erano meno soggetti a mal di testa. A conti fatti però si tratta di un vantaggio molto limitato: a gettare acqua sul fuoco degli entusiasmi di quanti speravano di guarire con questo sistema arriva un’ampia review pubblicata sul Journal of the American Medical Association.
I ricercatori hanno analizzato oltre 40 anni di studi, con risultati poco incoraggianti. La tossina botulinica ha un minio effetto su cefalee ed emicranie croniche, in quanto permette di evitare in media due attacchi mensili, che passano da 19 a 17 per l’emicrania e da 17 a 15 per la cefalea.
Il vantaggio per chi soffre di cefalea episodica o di mal di testa di tensione, poi, l’effetto è ancor più ridotto, o comunque inferiore rispetto a quello assicurato da farmaci specifici come topiramato o amitriptillina. Sena dimenticare che il botox può avere effetti collaterali anche pesanti come parestesie, torcicollo, debolezza muscolare o caduta temporanea della palpebra.
di Paola Emilia Cicerone
(Fonte: L’Espresso – 14 giugno 2012)