L’acido ialuronico che rigenera la pelle
Per chi volesse tenere sotto controllo i segni del tempo che passano ci sono strade diverse rispetto al botulino.
«La pelle per restare giovane deve essere aiutata a vivere – spiega Antonino Di Pietro, direttore del Servizio di Dermatologia dell’Ospedale di Inzago (Mi) -, e per questo motivo è importante che ogni correzione sia in armonia con il viso». Nel suo libro “Botulin free” (Sperling & Kupfer) Di Pietro prende le distanze dall’uso indiscriminato in estetica del botulino e sostiene che «non è paralizzando un muscolo che un viso diventa più giovane, anzi così facendo si alterano le espressioni che rendono unico il volto di una persona».
L’alternativa sono i filler di acido ialuronico (un polisaccaride, componente fondamentale dei tessuti connettivi) che viene inserito lungo la ruga a pochi millimetri di profondità all’interno della pelle. Naturale e quindi senza rischi? «Purtroppo negli ultimi anni nei gel di acido ialuronico vengono aggiunte sostanze chimiche reticolanti per far durare più a lungo i risultati – continua l’esperto -, non sempre queste sostanze sono ben tollerate e possono causare gonfiori anomali che durano per qualche mese; meglio quindi affidarsi all’acido ialuronico naturale (non reticolato) che punta più sulla rigenerazione della pelle che sul riempimento toutcourt della ruga».
L’effetto è naturale e immediato. Si può tornare in ufficio o uscire a cena; con un’unica avvertenza: in caso di fragilità capillare possono manifestarsi nella zona trattata delle piccole echimosi che spariscono in un paio di giorni. Utilizzato in diverse concentrazioni e iniettato a differenti profondità l’acido ialuronico può restituire turgone e freschezza
alla pelle o rimodellare i lineamenti o ancora sostenere i tessuti che tendono a “cadere”.
Il picotage, dal francese punzecchiare, «è una metodica di biostimolazione cutanea, in grado di ristrutturare e idratare la matrice cellulare così da rendere la cute più distesa e fresca ». Il rimage, invece, è la tecnica che permette di rimodellare il viso trattando le rughe più marcate «come le frontali e le nasogenine ma è indicata anche per appianare le zone che tendono a svuotarsi come i lati del naso e della bocca e per dare turgore a labbra e zigomi». E quando c’è bisogno di sostenere si creano con l’acido ialuronico “collegamenti incrociati” da cui il nome cross-linked, una sorta di rete di sostengno per contrastare i cedimenti delle guance.
Infine per le zone che più tradiscono il passare degli anni come collo, mani, contorno occhi, ma anche le zampe di gallina e il classico codice a barre delle labbra il trattamento indicato si chiama overlap per creare piccoli gonfiori che vanno a colmare lo spazio dei solchi.
di Nicoletta Carbone
(FONTE: MODA 24 N. 31 – Venerdì 2 Novembre 2012)